Daniele Di Maglie è un cantautore cresciuto a Taranto. Con il disco ‘Non so più che cosa scrivo’ ha girato l’Italia in tour e vinto numerosi premi.

Vive in provincia di Bari e fa l’educatore in un Centro diurno per dissidenti psichici, confrontandosi, giornalmente, con un multiforme palinsesto di mondi immaginari.

Questo è il suo secondo libro; ha pubblicato con Stilo Editrice L’altoforno (2012).

 

LA BALLATA DEI RAMINGHI ADIRATI ” di Daniele Di Maglie (IL GRILLO Editore)

L’universo letterario di Daniele Di Maglie è sempre distopico, distorto rispetto alla realtà. Nella Ballata dei raminghi adirati le nanomacchine portano avanti una guerra all’interno dei corpi, la droga è stata eliminata dalla faccia della Terra, la Maschera è sparita e Tristano vaga da un una cisterna alle stanze dei bottoni, circondato da una serie di personaggi con ruoli precisi e dalla varia umanità di un quartiere meridionale. Il linguaggio del cantautore detta il ritmo di questo romanzo inframmezzato da leggende giapponesi e percorso dal rumore di fondo delle interferenze. Un romanzo di fantascienza che ricorda la critica sociale di Ray Bradbury e le visioni di William Gibson ma che si nutre anche delle immagini notturne della distesa dell’Ilva ai piedi di Taranto che possono ricordare i paesaggi infuocati di Blade Runner.

Il libro è il secondo titolo della collana “I lampioni” diretta da Leo Palmisano, che cerca una narrativa in cui la forma della scrittura dialoghi intensamente con contenuti di rottura, che provochino il lettore e lo spingano a mettere in discussione le proprie certezze.

 

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