CHI SI ACCONTENTA MUORE  Davide Berardi (P & C 2012 Corte dei Miracoli under exclusive license to Free D Music S.a.s.)

Il lavoro, in uscito martedì 15 maggio 2012, rappresenta il secondo album solista di Davide Berardi, dopo “Cantinaria” del 2008 e il terzo album in carriera dopo la raccolta live di canti della tradizione popolare “Balla ancora” pubblicato con l’Appia Ensemble nel 2011.

Chi si accontenta muore è un disco originale e contemporaneo, capace di mescolare i suoni e i ritmi della nostra tradizione popolare ad un originale sound. Il cd scritto, suonato e prodotto fra la Puglia e l’Emilia Romagna tra Ottobre 2011 e Marzo 2012, vanta la partecipazione di grandi nomi della musica italiana, come Eugenio Bennato, Roy Paci, Mario Rosini, Camillo Pace e Fabrizio Luca nonché la preziosa collaborazione di Antonello D’Urso e Vince Pastano (Liquido Produzioni), che hanno curato gli arrangiamenti, la produzione artistica e la post-produzione.

Il primo singolo “Cinque minuti” è una sintesi dell’intero album, composto come se fosse un vero e proprio diario di viaggio: 2 amici, alla stazione, costretti a salutarsi per cercar fortuna e futuro al nord, che non cedono ai facili sentimentalismi, ma che affrontano il domani con il sorriso e la speranza di tornare nella loro terra. Una ballata dolce, in cui la calda voce di Davide Berardi lascia spazio al suono sporco di una chitarra acustica e alle note della viola, capace di coinvolgere e trascinare già al primo ascolto e che induce a cantare mille volte un ritornello che rimane nella mente.

“Chi si accontenta muore”, dieci brani che hanno le antenne puntate sul mondo, in grado di guardare dentro i nostri giorni e di raccontarli con un linguaggio inedito, una propria identità artistica ed uno stile personale ed inconfondibile, svelando la freschezza del giovane cantautore pugliese e, al tempo stesso, la maturazione artistica raggiunta.

Tracklist:
1 – Mia terra
2 – Copo e cristal
3 – Ninnarella
4 – Cento e mille
5 – Senza dire niente (mio padre)
6 – Lu brigante
7 – Cinque minuti
8 – Il filo
9 – L’amore di lunetta
10 – Addio del celibe

 

Hanno suonato: Davide Berardi: voce, chitarra classica, cori, Roy Paci: tromba (1), tromba e flicorno soprano (5), Eugenio Bennato: voce (3), Mario Rosini: pianoforte (3), Antonello D’Urso: chitarre, mandolini, programmazioni, cori,Vince Pastano: chitarre, suoni psichedelici, programmazioni, cori, Francesco D’Amicis: batteria e percussioni,Mino Indraccolo: basso elettrico ed acustico, Camillo Pace: contrabbasso (3, 9)Giancarlo Pagliara: pianoforte, fisarmonica (1) fender rodhes (7), synth (9), Bruno Galeone: fisarmonica (6, 9, 10), tammorra (1), Francesco Ferrara: alto sax (2, 4, 9) flauto traverso (6, 8 ) ottavino (10), Carmine Fanigliulo: viola (7), Silvia Manigrasso: cori (8, 9, 10), Fabrizio Luca: percussioni (10), MaxMessina: maracas (1),Vincenzo Presta: sax tenore (5), Gianluca Ria: trombone (5), John Lui: chitarre elettriche (5), Marco Rollo: pianoforte (5), Mike Minerva: basso elettrico (5), Antonio De Marianis: batteria (5)

Produzione Artistica: Antonello D’Urso e Vince Pastano (Liquido Produzioni), Davide Berardi
Arrangiamenti: Antonello D’Urso Vince Pastano

“Senza dire niente” è stata arrangiata e prodotta da Roy Paci.
Registrazione, Editing e Mastering : Antonello D’Urso
Mixaggio: Antonello D’Urso, Vince Pastano
Studi di registrazione: Criptalie Recording Studio (Grottaglie – TA) Church Studios (Bologna) Mediterraneo Studio – Santermao in Colle (BA)
“Senza dire niente” è stata registrata presso i POSADA NE

GRO STUDIOS di Lecce. Registrazioni effettuate da Gianluigi Gallo, tecnico del suono e Giuseppe Petrella, assistente di studio.
Studio di mix e mastering: Church Studios (Bologna)

Ospiti in pre – produzione: Vincenzo Pede (batteria), Marco Lovato, Fedele Gennaro (tecnici del suono)
Fotografie: Giancarlo Pappone, Giuseppe di Viesto, Camilla Vestvik
Progetto Grafico: Giancarlo Pappone, Davide Berardi
Roy Paci appare per gentile concessione di Etnagigante.
Nei cori di “Addio del Celibe” ci sono anche Tina Paolone, Laura Acquaro, Rosa Caramia, Ferdinando Altieri

Ciao! Sono Davide Berardi, uno che non ha mai saputo cominciare a modo le biografie, ma quando inzia, poi non lo fermi più!!! Sono nato a Martina Franca nel 1985, da madre e padre bitontini. Vivo a Crispiano, un paese del tarantino in cui a fine ’70 si trasferirono i miei, appresso a due piccoli turbolenti, nati a distanza di appena quattordici mesi. Il polo siderurgico allora sfamava quasi quarantamila famgilie come la mia.

Sin dai tempi della scuola, oltre al fatto che fossi bravo ma non troppo, amavo fare le imitazioni di professori, compagni e dei personaggi più strani che incontravo. Chiunque mi conosca, di sicuro, ricorda questo di me…

Sarà perchè ho sempre prestato attenzione ai particolari, ai gesti del corpo, alle mimiche facciali, al suono delle voci, alle parole chiave di un discorso, ma per me è stato sempre istintivo, cantare, avere ritmo, comporre rime, inventare, raccontare, un sacco di bugie …

Due fratelli più grandi poi, sono sempre i tuoi guardaspalla, perché vivono prima di te gli scontri generazionali, suonano negli scantinati, ascoltano lo stereo a “manetta”, ma soprattutto prendono più “mazzate” e tu da buon cocco di mamma ti puoi “sgamare” qualche sberla e provare a fare anche il musicista

Ed io ci provo, ogni santo giorno. Dal 2001 studio, scrivo, canto e mi accompagno quasi sempre con una chitarra più o meno accordata.

 

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